Il Tribunale per i Minorennisi è recentemente trovato a giudicare il caso di un figliomaggiorenne che poneva in essere maltrattamenti a danni dei genitori,alla presenza della sorella minorenne.

Il Tribunale, ravvisata la situazione di pregiudizio per la minore, disponeva l’allontanamento del figlio maggiorenne dalla casa familiare, disponendo l’avvio di un monitoraggio sulle capacità genitoriali e sull’idoneità educativa del nucleo, nonché di un percorso di sostegno alla minore.

 

L’attenzione del Tribunalesi è concentrata sulla salvaguardia della minore, attraverso l’individuazione delle forme di sostegno idonee a tutelare il suo benessere psicofisico, considerando la minore come vittima indiretta del maltrattamentoposto in essere dal fratello.

 

Infatti, la giurisprudenza è pacifica nel riconoscere la situazione di pregiudizio del minore non solo nel caso in cui il danno si verifichi direttamente nei suoi riguardi, ma anche in tutti i casi in cui il minore sia destinatario indiretto della violenza, come nel caso di specie in cui il maltrattamentoriguardava i genitoridella minore. 

È il caso della cosiddetta “violenza assistita”, in cui i figli assistono al maltrattamentodi cui sono vittima i genitori.

 

L’orientamento giurisprudenziale tiene conto anche della lettera dell’articolo 572 del Codice penale, che identifica come persona offesa dal reato anche il minore che abbia assistito ad episodi di violenza domestica.