La pubblicazione di fotografie da parte di genitori che ritraggono i propri figli sui social network, quali ad esempio Facebook ed Istagram, è un argomento di grande interesse negli ultimi anni in quanto l’utilizzo di tali piattaforme è in continua espansione.

Da tempo infatti tra i genitori di frequente si instaurano litigi e discussioni in merito alla volontà dell’uno o dell’altro di “postare” fotografie dei propri figli su internet.

A mettere un punto (quanto meno iniziale) alla disputa è la sentenza recentissima (8/11/2017) del Tribunale di Mantova che ha affermato di dover tutelare l’immagine e la “privacy” dei dati personali del minore, riscontrando altresì nella pubblicazione di tali fotografie, la violazione della disposizione della convenzione di New York del 1989 ratificata in Italia con la L. 27/5/1991 n. 176.

Il Tribunale nella propria motivazione ha affermato che “l’inserimento di foto del minore sui social network costituisce un comportamento potenzialmente pregiudizievole per gli stessi”: infatti, le foto del minore potrebbero essere visionate/taggate/scaricate da un numero indeterminato di persone (conosciute o sconosciute) che potrebbero anche utilizzare tali fotografie traendone materiale pedopornografico.

Alle luce pertanto di tale sentenza, in caso di disaccordo dei genitori, non sarà più possibile pubblicare fotografie dei propri figli sui social network.