In data 9 maggio 2023 il Tribunale di Milano ha applicato per la prima volta la novità della Riforma Cartabia, che riguarda la possibilità di pronunziare all’interno dello stesso giudizio la separazione personale dei coniugi e, decorsi i 6 mesi previsti dalla legge, anche la cessazione degli effetti civili del matrimonio.

 

La legge italiana prevede, dunque, ancora che fra la separazione consensuale e il divorzio passino almeno 6 mesi, ma la novità sta nell’opportunità dei due coniugi di depositare in Tribunale un solo ricorso, redatto ai sensi degli articoli 473-bis.49 e 473-bis.51 c.p.c.,chiedendo anche la pronuncia di divorzio.

 

Decorsi almeno 6 mesi dalla pronuncia di separazione, se i coniugi non si sono nel frattempo riconciliati, il Tribunale adito potrà, così, pronunciare il divorzio senza la necessità di un nuovo ricorso.

 

Tale assoluta novità avrà effetti anche sulla validità dei patti stipulati dai coniugi prima del deposito del ricorso di divorzio.

In merito a questo tema, la Cassazione ha sempre affermato che sono nulli i c.d.patti prematrimoniali e tutti gli accordi stipulati fra i coniugi per disciplinare il loro divorzio futuro.

 

Con la Riforma Cartabia, invece, i coniugi potranno formalizzare il loro accordo sia per il periodo della separazione, sia per il periodo successivo al divorzio, rendendo più agevole il raggiungimento degli accordi per la soluzione del conflitto coniugale.